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Uccelli

Sulla base di recenti studi di dettaglio (Tellini, 1996) si è rilevato che nell’ambito delle 160 specie osservate nel periodo 1981-1995, 98 risultano nidificati: di queste, 21 specie sono inserite nella Lista Rossa degli uccelli nidificanti in Toscana e 15 specie appartengono alla Lista Rossa italiana. Sul totale, 30 specie sono considerate prioritarie a livello di Unione Europea.

Analizzando l’avifauna nidificante nei principali ambienti, si può notare come , per quanto riguarda i boschi, alcune specie rimangono costanti al variare della composizione specifica ( capinera, pettirosso merlo, cinciallegra), mentre altre risultano più abbondanti nei querceti decidui (cinciarella, lui’ piccolo) nei boschi di conifere ( fiorrancino), nei castagneti ( picchio muratore, scricciolo). A questa ultima tipologia devono essere poi riferite specie tipiche di boschi maturi come il picchio rosso maggiore, il picchio rosso minore, la cincia bigia.

Tra le specie di maggiore mole devono essere ricordati i rapaci diurni come lo sparviero e l’astore, nonché il biancone ed il pecchiaiolo, che, pur alimentandosi soprattutto negli ambienti aperti, nidificano all’interno delle aree boscate e costituiscono uno dei principali motivi di interesse ornitologico dell’area.

Negli ambienti a macchia ed arbusteto emergono, come specie caratteristiche, sterpazzolina e occhiocotto, nonché specie rare come il succiacapre ( che pare particolarmente abbondante nell’area, a fronte di una generale diminuzione a livello europeo) e la magnanina.

Nei coltivi prevalgono le specie tipiche di ambienti steppici e a prateria, come allodola, cappellaccia, strillozzo, quelle legate agli insediamenti umani, come passera d’Italia, rondine e passera mattugia ,nonché specie ad ampia valenza ecologica come zigolo nero e gazza.

Di notevole interesse appaiono le specie predatrici di insetti e piccoli vertebrati, legate agli ambienti aperti, come l’averla piccola, l’averla capirossa e la più rara averla cenerina. Tra le specie di maggior mole spiccano l’albanella minore, la poiana ed il gheppio, tra i rapaci diurni, ed il gufo comune il barbagianni e la civetta,tra i notturni.

Negli ambienti a pascolo sono da segnalare calandro, tottavilla, fanello e taccola. mentre gli incolti appaiono aree preferenziali per sterpazzola e beccamoschino.

I fiumi e gli ambienti ripariali rivestono grande interesse ornitologico. In alta Val D’Era, nella porzione settentrionale del territorio, si rileva la presenza del martin pescatore e, negli ambienti ripariali e palustri, del pendolino, del pigliamosche e della cannaiola.

Decisamente più interessante la situazione del medio corso del Cecina, dove nidifica l’occhione, specie fortemente minacciata in tutto il suo areale europeo e rarissimo in Toscana. Sempre legate agli ampi greti dei corsi d’acqua di quest’area, si rilevano altre specie degne di nota come corriere piccolo, calandrella e calandro, mentre nelle ridotte aree umide, distribuite lungo il fiume, nidificano alcune specie palustri, come tarabusino, germano reale,porciglione, gallinella d’acqua, cannaiola e cannareccione.

L’ambiente fluviale è poi frequentato da molte specie che, nidificando nelle zone limitrofe, lo visitano per alimentarsi e tra queste sono da menzionare i rapaci come nibbio bruno, biancone, gheppio, lodolaio, barbagianni, civetta e gufo comune.

Molto interessanti risultano anche le presenze, durante le migrazioni, di limicoli (corriere piccolo e varie altre specie di piro piro) nel medio corso del Cecina, mentre i torrenti montani ospitano specie di rilevante interesse, come la ballerina gialla ed il merlo acquaiolo.

Negli ambienti palustri si rileva la presenza, come specie nidificanti, di

  • folaga,
  • cannareccione,
  • germano reale
  • alzavola,

mentre nei periodi di migrazione si osservano varie specie di acquatici come

  • tuffetto,
  • mestolone,
  • cormorano,
  • airone cenerino,
  • airone bianco maggiore,
  • nitticora,
  • sgarza ciuffetto,
  • garzetta.

Relativamente poi agli ambienti rupestri ed ai fabbricati, si rilevano presenze interessanti come il passero solitario e, per le pareti rocciose, il falco pellegrino indubbiamente tra le più importanti a livello assoluto. Degni di nota anche codirosso e codirosso spazzacamino, mentre i centri abitati ospitano specie assai diffuse come

  • rondone,
  • balestruccio,
  • ballerina bianca,
  • passera d’Italia,
  • taccola.

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